UNWTO: Green innovation in tourism can trigger major economic, social and environmental benefits

http://media.unwto.org/en/press-release/2012-06-20/green-innovation-tourism-can-trigger-major-economic-social-and-environmenta

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UNWTO: Tourism can contribute to the three pillars of sustainability

http://media.unwto.org/en/press-release/2012-06-22/tourism-can-contribute-three-pillars-sustainability

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Secondo Rapporto sulla ricettività all’aria aperta in Toscana: aria aperta contro la crisi #sicilianatura

Campeggi e Villaggi in Toscana, risorsa nascosta e grande potenzialità per

il futuro del turismo.
Convegno FAITA / FIPE Toscana
6 Giugno 2012, camping Village Baia Azzurra
Via delle Rocchette, Castiglione della Pescaia (GR)

I campeggi in Toscana nel 2010 erano oltre 240 e contavano circa 180 mila posti letto. Rappresentavano il 35% dell’offerta totale regionale in termini di posti letto. Un numero importante, di soli 3 punti percentuali inferiore all’offerta alberghiera. Se a livello regionale il peso dei campeggi e degli alberghi è poco diverso, in molte province rappresentano l’offerta ricettiva prevalente. A Grosseto e a Livorno sono il 57% del totale, a Massa Carrara raggiungono il 66%. È un’offerta che si concentra tradizionalmente sulla costa: nei comuni bagnati dal mare si trova l’84% dei posti letto e il 70% delle strutture arrivando a rappresentare una vera e propria caratterizzazione del turismo costiero Toscano. Possiamo in qualche modo dire che i campeggi fino al 2009 hanno attutito in Toscana la crisi del settore balneare che ha segnalato in dieci anni un aumento del 10% di presenze nella a fronte di una sostanziale “non crescita” a livello nazionale.

I campeggi hanno avuto un ruolo determinante nel risultato toscano. Le presenze nella ricettività all’aria aperta nei comuni balneari nel 2010 sono state il 47% del totale (erano il 4% nel 2000), mentre quelle negli alberghi il 39% (erano il 45% nel 2000).L’importanza delle presenze nei campeggi nei comuni balneari è cresciuta nel tempo, grazie ai risultati ottenuti, pesando sensibilmente sul risultato totale del comparto. Tra il 2000 e il 2009 sono aumentate del 20%, a fronte della diminuzione del 5% negli alberghi, contribuendo in maniera determinante all’aumento del 12% delle presenze sulle coste toscane. Se le presenze nei campeggi fossero diminuite come quelle negli alberghi, per il solo anno 2010 ci sarebbe stata una minor spesa di circa 51 milioni di Euro, con un minore valore aggiunto di circa 72 milioni di Euro e minore occupazione per 3.000 unità a livello di sistema economico di riferimento. Nel decennio 2000 – 2010 nell’area corrispondente all’APT di Livorno ci sarebbe stato il 9% di notti in meno, e in quella di Grosseto il 7%.
Negli ultimi due anni, complice la crisi, fattori esterni come il costo del carburante, cambiamenti nel modo di fare vacanza e una competizione più forte, anche il settore dei campeggi e dei villaggi tristici ha risentito una diminuzione delle presenze. Nel 2010 le notti nei campeggi Toscani sono calate del 4% circa e nel 2011 si è segnalata un’ulteriore lieve diminuzione (inferiore all’1%). Diminuzioni che hanno colpito principalmente le province di Pisa (-11% nel 2010 e – 23% nel 2011), Lucca (-12% entrambe gli anni), Massa Carrara (-2% e -1%) e Grosseto (-1% e -6%). La provincia di Livorno rimane stabile.Se il settore non riesce ad invertire la tendenza ne risentirà tutto l’ambito costiero. Il turista del campeggio è un ospite diverso da quello degli alberghi e delle case, fa maggiore riferimento alle attività commerciali e ai pubblici esercizi. La spesa realizzata dai campeggiatori nel settore balneare toscano è stimabile in 300 milioni di Euro, il 35% circa della quale è imputabile ai pubblici esercizi.
Bisogna anche evidenziare che i risultati degli ultimi anni sono stati ottenuti con notevoli sacrifici in termini di redditività delle imprese, con fatturati stabili e costi che, per l’80% delle imprese, ha avuto un aumento sensibile. Gli imprenditori hanno cercato di mantenere i prezzi competitivi nei limiti di quanto la crescita degli impegni ha permesso, continuando ad investire nel miglioramento e nella manutenzione delle strutture. In particolare le imprese Toscane, più che nel resto di Italia, hanno investito nella certificazione della qualità, fattore importante nella competizione in particolare a livello internazionale. Il 35% dei campeggi titolari di Ecolabel in Italia sono in Toscana.
Imprese che godono di una ottima immagine sui social media, con il 26% delle segnalazioni che indicano le strutture come “eccellente”, il 56% come “molto buono” su Trip Advisor. Un settore quello dell’ospitalità all’aria aperta che deve pensare ai modelli di domani, magari facendo riferimento a mercati concorrenti, come la Francia dove operano 11 gruppi e 6 catene principali oltre a tour operator specializzati, con un marketing aggressivo che fa riferimento a motivazioni forti, esperienze particolari, forme di proprietà innovative delle unità residenziali, con offerte che spaziano da Ecolodge a Yourte di ispirazione mongola. Tra Hemingway e Gengis Kahn alla ricerca di nuova clientela, le imprese non tralasciano offerte last minute, sconti fuori stagione, acquisti multipli per i week end.
Deve cercare nuova clientela, riferendosi a fasce di mercato che forse deve recuperare, come i giovani, investimento per l’oggi (sono coloro che mediamente hanno più tempo libero) e per il domani (tornano con la famiglia nei posti dove hanno passato vacanze piacevoli), o che deve intercettare, come il mondo dei viaggiatori no frills e attenti al turismo responsabile, che non usano il mezzo proprio, ma cercano soggiorni a contatto con la natura, che potrebbero essere ancora più stimolati da una tipologia ricettiva che anche l’UN-WTO riconosce tre le meno impattanti nell’ambiente.
La ricerca è stata realizzata dal centro studi del CSR SiciliaNatura ed è pubblicata nella collana degli studi sul turismo e territorio dell’editore Qanat di Palermo

Scarica la ricerca
Scarica le slides della presentazione

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Il centro studi #SiciliaNatura ha realizzato il secondo Rapporto sul turismo all’aria aperta in Toscana

La ricerca sarà presentata durante il convegno Aria aperta contro la crisi a Castiglione della Pescaia il 6 giugno prossimo.

 

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Risorsa Parco, giornata di studi 14 dicembre 2011, Nicolosi (CT). #sicilianatura

10,30 – 11,15 Saluto:
Assessore turismo Regione Sicilia (da confermare)
Assessore turismo Regione Toscana (da confermare)
Commissario Straordinario Parco Etna
11,15 – 11,45 Presentazione del progetto Turismo Verde:
Regione Sicilia
Regione Toscana
11,45 – 12,45 Presentazione dei risultati della ricerca:
Inquadramento desk
Ricerca field
12,45 – 13,30 Question Time
Domande sui risultati della ricerca
13,30 – 15,00 Break
15,00 – 17,00 Talk show per condivisione delle esperienze dei parchi
Invitati: presidenti o direttori parchi siciliani e toscani
dott. Giampiero Sammuri presidente Federparchi
Esperti in tematiche legate all’oggetto della giornata (ospitalità, intermediazione, sviluppo locale, comunicazione)
Durante il dibattito saranno presentate Best Practices di operatori dei parchi.

Scarica la documentazione del progetto Turismo verde

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Risorsa Parco, Nicolosi 14 dicembre, live stream. #sicilianatura

http://sicilianaturaeventi.idra.it/video/

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Lavorare in un parco è un valore aggiunto, ma alcune cose sono da mettere a punto. È il parere delle imprese siciliane indagate da Sicilia e Toscana nel progetto Turismo Verde. #sicilianatura

Quasi il 90% delle imprese siciliane credono che il sistema Parco possa essere un valore vincente nei prossimi anni, contro il 76% di quelle Toscane. Per i tre quarti di coloro che vorrebbero crederci è però una apertura di credito condizionata.
Le opportunità dell’essere nel parco possono trasformarsi in occasione di sviluppo se si lavora sulla promozione e distribuzione, sull’informazione e l servizi al turista, sulla sentieristica, sulla collaborazione e sulle reti.
È uno degli aspetti incoraggianti che si deducono dalla indagine che sarà presentata mercoledì 14 nella sede del parco dell’Etna a Nicolosi. La ricerca mette a confronto le imprese siciliane e quelle toscane al termine del progetto Turismo verde condotto dalle due regioni.
In generale nelle due regioni le imprese fanno richieste precise, ma sono diverse le aree di azione. Mentre in Toscana l’attenzione è posta su elementi legati ai servizi commerciali (promozione e distribuzione 49% contro 33%, Informazione e servizi al turista 37% contro 28%), in Sicilia sono richiesti in misura maggiore interventi strutturali a consolidamento dell’offerta, sia fisici (sentieri e percorsi 33%) sia organizzativi (collaborazione e reti 30%, organizzazione di eventi 11%). Un segnale che sembra denotare un atteggiamento differente verso l’istituzione, più di “servizio” in Toscana e più di “sostegno e lavoro comune” in Sicilia.
Simile, invece, la richiesta di miglioramento delle infrastrutture, strade in primis, e di allineamento dell’efficienza operativa tra parte pubblica e privata.

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Internet e qualità punti di eccellenza delle imprese turistiche dei parchi siciliani. #sicilianatura

Il 90% delle imprese turistiche che operano nei parchi della Sicilia sono convinte dell’importanza del lavorare in un’area protetta e tutelata. Per il 56% di loro però il sistema deve essere messo a punto, per consentire di sviluppare un prodotto turistico valido, sulla scia della crescente attenzione ai temi dell’ambiente e dei viaggi “green”.
Sono i risultati di un’indagine condotta da SiciliaNatura e dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto della regione Sicilia e dalla regione Toscana, su 200 imprese delle due regioni, a termine del progetto comune “Turismo Verde”.
Dallo studio esce il quadro di un sistema siciliano che cerca ancora una posizione precisa sul mercato, ma che opera in modo più convinto sulla strada dell’innovazione, della qualità certificata, dei valori culturali dell’operare nei parchi.
Il 74% delle imprese siciliane indagate utilizza internet in modo avanzato, con funzioni commerciali e non solo promozionali, contro il 52% di quelle toscane, il 16% già possiede o ha richiesto una certificazione di qualità, contro il 6% delle toscane, il 30% organizza corsi di cucina o laboratori, contro il 19%.
Negli ultimi anni le difficoltà si sono fatte sentire e la percezione di un momento di crisi è viva, gli operatori però contano nel mercato dei giovani e nei gruppi d’interesse che possono trovare validi motivi di viaggio legati alle molte risorse di un ambiente che consente pace e rilassamento ma anche attività sportive e scientifiche.
Per fare questo occorre lavorare insieme, migliorando la fruibilità del territorio, l’informazione per l’ospite e favorendo la promozione del sistema, tutelando l’ambiente, risorsa utile per lo sviluppo economico secondo il 66% degli intervistati.
La ricerca completa sarà presentata mercoledì 14 dicembre a Nicolosi, nella sede del parco dell’Etna, in una giornata di studio che vedrà il contributo alla discussione di rappresentanti dei parchi siciliani e toscani, il presidente di Federparchi, esperti del settore, imprenditori che presenteranno esempi di idee innovative e successi imprenditoriali.

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Sicilia e Toscana insieme per studiare il turismo nei parchi. #sicilianatura

La natura e l’attività all’aria aperta sono un richiamo turistico in crescita. I Parchi diventano un luogo ideale per trovare ambienti incontaminati e attrezzati per vivere a contatto con l’ambiente. É necessario però che si creino sinergie e reti per portare vantaggi alle imprese di quei territori.

La Regione Siciliana e la Regione Toscana, che condividono una forte riconoscibilità come “brand”, al termine del progetto “Turismo verde”, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della legge 135/2001, fanno il punto sulla situazione nelle due regioni attraverso una ricerca affidata a SiciliaNatura e al Centro Studi Turistici di Firenze.

Nelle prossime settimane un campione di operatori turistici delle aree dei parchi del Fiume Alcantara, Etna, Madonie e Nebrodi in Sicilia, Alpi Apuane, Appennino Tosco Emiliano e Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campiglia in Toscana, saranno contattati per una indagine che vuole mettere a confronto le due realtà, per uno scambio di esperienze destinate a favorire un inserimento più forte su un mercato che, in entrambe le regioni, può avere interessanti spazi di crescita.

I risultati saranno presentati in un incontro pubblico all’inizio di Dicembre.

Progetto di ricerca sintesi

Per informazioni:
info@sicilianatura.org
segreteria SiciliaNatura: 091 6090557



 

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Imprese turistiche e Parchi, Sicilia e Toscana a confronto. #sicilianatura

Nicolosi, 14 dicembre 2011, ore 10,30.
Twitter #sicilianatura

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